Conciliazione vita-lavoro. Anticipazioni 2020-2023
Si è svolto a Milano l’incontro periodico tra Comune e membri dell’Alleanza nell’ambito del progetto Smart Lab – Milano Concilia 4.0. Quali novità sulla nuova programmazione?
Mentre si tirano le somme di tre anni di lavoro e co-progettazione del Comune di Milano con i portatori di interesse territoriali, lo sguardo dell’amministrazione è già orientato al futuro del progetto, nonché all’approfondimento delle opportunità legate alla prossima programmazione territoriale 2020-2030, in via di predisposizione da parte dell’ATS Milano Città Metropolitana – Regione Lombardia.
Di questo si è discusso ieri in Viale D’Annunzio 15, a Milano, insieme ai membri dell’Alleanza che stanno lavorando alla costruzione di un vero “Modello Milano”, caso virtuoso in termini di conciliazione dei tempi della vita e del lavoro, con l’obiettivo di replicarne i benefici e le opportunità. Procedendo dagli esiti del progetto Smart Lab – Milano Concilia 4.0 afferenti alla programmazione 2017-2020, per la quale si è raccolto l’interesse delle associazioni di categoria al coinvolgimento diretto, si ragiona oggi sulle possibilità di diffusione della cultura di Smart Working come strumento attuativo delle policy di benessere urbano. Alcune imprese hanno già avviato un percorso di riflessione in tema, per l’eventuale implementazione, tendendo a includere la pratica in una visione di welfare aperto al territorio, che parta dalla rilevazione dei bisogni e approdi al concreto matching tra domanda e offerta di servizi.
Comunicazione e disseminazione continua saranno fondamentali in questo senso, per mettere a sistema le lezioni apprese nei singoli casi e per condividere con tutti i potenziali interessati le opportunità messe a disposizione dalla programmazione territoriale. Con questa vocazione è concepito in primis l’evento Nuovi modelli di città e crescita territoriale attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, un momento di confronto sui traguardi raggiunti dal progetto fino ad oggi, e occasione utile per discutere delle aspettative e prospettive future.
A proposito di prospettive future, è giusto il caso di segnalare l’anteprima sulle novità della nuova programmazione territoriale 2020-2023, di cui si anticipano gli highlights:
Almeno il 10% della dotazione complessiva destinata agli avvisi pubblici deve essere rivolta alla selezione di uno o più progetti della categoria «progetti di consulenza e formazione rivolti alle imprese»;
In caso di servizi salvatempo e servizi di consulenze possono beneficiare del progetto anche grandi imprese soltanto qualora nel partenariato almeno il 20% delle imprese appartenga alle altre categorie;
I progetti devono prevedere l’indicazione del costo previsto per l’attività di coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e valutazione del progetto, che non può superare il 15% del budget totale previsto dal progetto. Tale attività può essere esercitata dal capofila di progetto o essere affidata a terzi nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente.
Le altre novità, caratteristiche e servizi coinvolti saranno approfondite durante il prossimo appuntamento dell’11 febbraio, a cui è già possibile iscriversi.
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